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domenica 5 maggio 2013

I primi giorni - Life

Al mio risveglio, il secondo giorno o il primo giorno di luce, ho fatto un’abbondante colazione con tè lipton, insalata mista con aggiunta di sgombro, pane e burro. Non male per iniziare la giornata, che si trasformerà in quattro ore di macchina per attraversare la città in senso est-ovest e raggiungere UPCO, conoscere le persone che mi accoglieranno per questo anno e sistemarmi nella mia camera. Non so come descrivere questa nuova realtà, ci ho pensato molto ma mi risulta abbastanza difficile. Mi parlano un po’ della storia dell’associazione, di quello che fanno e vado a fare un giro a Gbegbeyise, verso l’oceano con tre ragazzini molto simpatici e incuriositi. 

Gbegbeyise beach - Photo by R.
What's the Ocean?!
Diciamo che sono molto felice di essere qui. Faccio la cosa che mi riesce meglio, vivo in mezzo a una comunità molto svantaggiata, per usare un eufemismo. Non avevo bisogno di questo per capire quanto sono fortunata, ma mi serve sentirmi viva e utile a una qualche società. Il mio collega lettone non è ancora arrivato ma ho conosciuto un altro volontario, italiano, che passerà qui un paio di mesi. Viviamo insieme nella casa di una famiglia, ma le relazioni che intercorrono tra loro non le ho ancora capite, so solo che ci sono tanti bambini, due ragazzine e una coppia di adulti, a Wiabomam, uno degli slum nell’estrema periferia ovest di Accra.
Un posto in cui i paradossi quotidiani si incontrano, ho una stanza grande e semplice tipo quella che avevo una volta a Meknès. Una camera semplice ma confortevole. Mi faranno avere presto un armadio o scaffale per mettere i vestiti che per il momento rimangono nella valigia, e un tavolo/scrivania. Sono riuscita a montare la mia zanzariera, il mio unico timore è quello di prendere la malaria. Elettricità che va e viene e questo mi ricorda molto i tempi della mia vita a Damasco, che rimangono purtroppo un bellissimo e lontanissimo ricordo. C’è il bagno ma l’acqua corrente è un bene di lusso quindi se non c’è uso i secchi che riempio dal rubinetto appena fuori casa. Anche per questo motivo sto seriamente pensando di tagliare i capelli ma non ho ancora deciso.

CAS - Mamprobi
Poi mi forniranno una bici per spostarmi da dove abito all’UPCO, bello sì, ma la strada è di terra o meglio sabbia e devo attraversare una laguna piena di rifiuti da paura. Ho ancora poche sigarette, ma stavolta smetto veramente perché un anno qui sono almeno due o tre anni di fumo. E i ghanesi non fumano per niente e considerano il fumare un’azione di cattivo gusto. Quindi ho tutte le mie buone ragioni, finalmente.
In questi giorni ho visitato anche altre realtà associative che si occupano del recupero e dell’educazione dei bambini di strada, che ahimè, sono veramente tanti.
Mi diverto, ho mangiato qualche specialità ghanese, ho ricevuto qualche avvertimento come non camminare da sola, tutti si innamoreranno di te perché gli "obruni" sono considerati come un ATM ambulante e camminato al Makola Market nel centro di Accra, ovviamente accompagnata. Un posto dove puoi trovare qualsiasi cosa tu stia cercando. I bambini rientrano a scuola martedì dopo una settimana di vacanza, domani vedo la cerimonia dell’assegnazione del nome a un bambino di quattro settimane. 
Beh che dire, l’avventura è ufficialmente cominciata.

4 commenti:

  1. Però! !!! Forza tesoro!!!! Fatti fare le treccine!!! :-) le sigarette non ti servono e non girare MAI da sola!!! ♥

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  2. ciao bella come va tutto? tutti il giorni ci ricordiamo di te. un bacione grosso dalla España. te queremos mucho

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  3. Ciao tesori miei, tutto procede bene, stasera faccio un po' di vita mondana all'Alliance Française a guardare una performace, voi? Ve quiero todos muchissimo ♥

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