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lunedì 23 febbraio 2015

-- Nona settimana --

Buona settimana amici!
Vi lascio qui sotto le foto del lavoro di Ancora of Hope alle due scuole sperimentali a Nkawkaw e soprattutto un link per finanziare un progetto condiviso che è un sogno, una campagna di crowdfunding a cura di Tropical Tundra! Sosteneteli e sosteneteci!

Ps.: Li trovate anche a Fa' la cosa giusta a Milano 13-15 marzo 2015 o su FB Tundra Stamperia


"I challenge you to make your life a masterpiece.  I challenge you to join the ranks of those people, who live what they teach, who walk their talk" 






venerdì 6 febbraio 2015

-l'insostenibile leggerezza dell'essere-

Ho fatto l'acquisto del secolo nelle scorse settimane durante la spesa al mercato. Lo strumento che non può mancare nella cucina di una casa ghanese, il grinder ovvero un piatto di coccio che può essere nero o rosso e viene usato per tritare manualmente qualsiasi cosa, ma soprattutto: peperoncino, cipolla, pomodoro (eventuale zenzero, aglio ecc.) per preparare la salsa deliziosa da gustare con il mio piatto preferito che è il banku, il piatto principe della tradizione culinaria ghanese. 
Come accennavo precedentemente si tratta di un gnocco grande come il pugno di una mano fatto con impasto di cassava (manioca) e mais, sale e acqua cucinato all'esterno a fuoco lento fino ad ottenere la consistenza desiderata. Dopodiché viene servito in diversi modi ovvero con diversi tipi di zuppe a base di verdure, carne o pesce ma il mio preferito è quello citato sopra, accompagnato da pesce fritto o dalla mia zuppa di pesce piccante. 
Per la miriade di amici e conoscenti veggy oriented il banku con la salsa tritata è un piatto già abbastanza sostanzioso.
Dopo diversi tentativi e l'assistenza di mani esperte sono diventata un'esperta della tritatura manuale, all'inizio è molto impegnativa per gli occhi ma ci si fa l'abitudine. 
Poi Jane, la proprietaria della casa dove sto da un mese e più, conosce perfettamente la mia passione per il banku e quando lo prepara per tutta la famiglia aggiunge anche la nostra parte :-)
Così oggi, dopo essere tornata da scuola, è venerdì quindi ho giocato a calcio con i marmocchi (anche per celebrare il passaggio alla finale dell'African Cup of Nations del Ghana che si giocherà domenica con la Costa d'Avorio) e aver fatto addormentare questa dolcezza, ho preparato un pranzetto con i fiocchi da consumare con la mano destra rigorosamente seduta sul pavimento. A voi il risultato. 


mercoledì 4 febbraio 2015

Ashanti Region #inviaggio

Sono appena tornata da un mini-weekend fuori porta di una sola notte. Ma che notte.
Il precedente è che l'alternanza di luce sì luce no a Nkawkaw è insopportabile. Non come l'altra volta a Pambros - Accra, la corrente manca praticamente sempre grazie al buon lavoro dell'ECG (Electric Company Ghana Limited) quindi mi sono decisa al weekend al lago, Lake Bosomtwi (o Bosomtwe) nella regioni Ashanti che effettivamente non ho avuto l'occasione di visitare a fondo l'anno scorso durante il mio SVE perché ho preferito la costa, il nord e gli amati villaggi della Regione Orientale.

Sankofa = torna a prendere quello che è tuo
Ritornando al lago, che occupa un cratere formato dall'impatto con un gigantesco meteorite circa un milione di anni fa, è un luogo molto bello dal punto di vista naturalistico e circondato da lussureggianti colline  poco frequentate. Inoltre gli Ashanti lo ritengono una località sacra, credono che le anime dei defunti passino di qui dopo la morte dove dimora il dio Twi. Abbiamo raggiunto una famosa guesthouse sul lago, apprezzata per il suo giardino tropicale ben curato e ordinato e ci siamo rilassati all'ombra delle palme da cocco sulla riva, scambiato quattro chiacchiere con altri viaggiatori e gustato i piatti della cucina locale/continentale. Raggiungerlo non è stato così semplice: 3 tro-tro, un taxi condiviso e un taxi privato per raggiungere le rive del lago percorrendo diversi chilometri in una stradina polverosa ma assolutamente verde.
Ovviamente, subito al termine della partita della coppa d'Africa Ghana-Guinea (3-0) è mancata la corrente, che strano. Per fortuna queste strutture hanno i generatori quindi mi sono divertita a vedere anche Costa d'Avorio-Algeria (2-1), non che sia una particolare amante del calcio in TV ma non avevo scelta, ero in minoranza.
La spiaggia della guesthouse
Poi qualche birra rinfrescante per festeggiare il passaggio alle semifinali, altre chiacchiere, sogni.
La cosa più bella è stata risvegliarsi per un giorno lontano dai bambini piangenti che ho come vicini a Nkawkaw bensì cullata esclusivamente dai rumori della natura.
La mattina abbiamo camminato fino al villaggio 'vicino' Obo e sono rimasta positivamente colpita dallo stile di vita della popolazione. Un villaggio fuori dal mondo e molto lontano dalla città ma pulito, con i cestini ad ogni angolo, le persone pacate che ti salutano, ti invitano a consumare le loro specialità e non ti rincorrono urlando per chiederti qualsiasi cosa..(insomma anni luce distante dall'inciviltà che dilagava nella comunità slum dove vivevo ad Accra, purtroppo tutti cercano fortuna in una capitale satura in tutto, le migrazioni urbane alla fine non riscontrano il successo dell'immaginario collettivo, la vita del villaggio è sicuramente più semplice ma altrettanto soddisfacente).
Forse ci tornerò, con la macchina personale, perché il viaggio in tro-tro su strade un po' così e il letto dove abbiamo dormito mi ha dato qualche problemino alla schiena. Questi viaggi avventurosi valgono sempre gli effetti collaterali.
Un taxi carico di platani
Comunque siccome amo i paesaggi naturali ma preferisco di gran lunga quelli urbani, siamo passati per il Kejetia Market di Kumasi, spesso nominato come il più grande mercato di tutta l'Africa Occidentale. Come sapete il mio senso d'orientamento è pessimo ma nei mercati è fantastico per la regola della compensazione. Kumasi è la seconda città ghanese per dimensioni, molto diversa e caotica rispetto ad Accra, non è bella ma per me ha un fascino indescrivibile.
Vi lascio le foto della prima parte del viaggio, per quelle del capoluogo della regione Ashanti rimando alla vostra immaginazione perché faccio un po' fatica a fare foto in posti molto affollati e non mi piace neanche tanto. Quelli sono gli scatti che conservo nei miei ricordi.