Pagine

martedì 23 dicembre 2014

La connessione di tutte le cose (parte seconda)

Alla mia partenza mancano pochi giorni pieni. Come l'altra volta, gli impegni sono fittissimi fino all'ultimo, c'è anche Natale in mezzo quindi alla fine non manca niente. Questa volta parto più coscientemente rispetto all'anno scorso. Ho bene in mente quello che andrò incontrando, poche sorprese date dalla novità anche se so che in Ghana sta cambiando tutto velocemente, sintomo del paradosso di un paese in crescita che si misura quotidianamente con i pro e contro della società globale. Ricordo molto limpidamente come mi sentivo 20 mesi fa a ridosso della partenza. Sensazioni sempre simili, corsa ai saluti temporanei, cene con gli amici, auguri di buon anno tropicale, tutto contornato dall'ambizioso è ormai tangibile progetto di Ancora che inizierà presto in modo ufficiale e concreto grazie ai contributi più disparati e di diversa origine provenuti dalla mia famiglia allargata di amici, parenti, colleghi, volontari, conoscenti, Oltreiconfini, Tundra Stamperia e Enfant Prodige per non mettermi a fare l'elenco intero. Tutti in un modo o nell'altro mi sono stati vicino, hanno creduto in quello che credo io e mi sostengono sempre, anche involontariamente.
Torno in uno dei posti che considero casa, anche se non è l'unico, in un pezzo di Africa Occidentale che conoscevo poco e ho finito per amare follemente, che adesso fa parte sempre di me, pieno di memorie positive, sorrisi, incontri importanti o occasionali che mi hanno fatto crescere, pensare, innamorare e realizzare che il mondo è immensamente piccolo nella sua immensa grandezza, che le distanze non esistono e che volere è potere. Sempre.
Sto mangiando tutto quello che mi mancherà, uso la connessione veloce continuamente, carico continuamente il telefono anche se mi sono dotata di un caricatore solare (o meglio mi hanno dotato) per evitare gli inconvenienti del caso, e il Ghana non potrebbe essere posto più perfetto per usarlo. Poi qualche casino con la valigia, che non si chiude, che pesa troppo, che non c'è abbastanza spazio e che il solo pensiero crea qualche attacco di panico improvviso. Alla fine non porto niente, il viaggio è nella testa. Torno alla mia valigia confusa per aggiornarvi nei prossimi giorni. 
Intanto buone feste a tutt*!

Nessun commento:

Posta un commento